Messa in rete dei Parchi naturali Regionali del Massiccio del Monviso

Roberto Sindaco

Collaborazione per uno studio sull’erpetofauna dei Parchi del Massiccio del Monviso nell’ambito del progetto Interreg III A Alcotra.

Introduzione

Anfibi e Rettili, essendo animali eterotermi, non rappresentano una porzione preponderante della fauna delle regioni temperate o fredde (in Piemonte vivono 36 specie, circa la metà di quelle dei Mammiferi e circa 1/5 delle specie di Uccelli nidificanti).

A dispetto della loro scarsa numerosità Anfibi e Rettili, e soprattutto i primi, sono considerati tra i vertebrati europei maggiormente a rischio di scomparsa e, di conseguenza, meritevoli di tutela. Non è un caso che la Direttiva 92/43/CEE “Habitat” comprenda negli elenchi delle specie meritevoli di protezione ben 9 delle 17 specie di Rettili e 11 delle 19 specie di Anfibi.

Sempre con riferimento agli Anfibi, la situazione in ambiente alpino, qual è quello dell’Area Monviso, è ancora più delicata: questo è dovuto alla scarsità di ambienti idonei alla riproduzione,
spesso ubicati nelle aree di fondovalle pesantemente antropizzate, che sono costantemente sottoposti a minaccia di distruzione.
In questo contesto, la conoscenza della distribuzione delle specie e dell’ubicazione dei loro siti riproduttivi è uno strumento indispensabile per sensibilizzare e proteggere le poche aree che garantiscono a tutt’oggi la presenza di molte specie all’interno dell’Area Monviso.

In questo quadro un ruolo chiave per la conservazione della Biodiversità è affidato alle Aree Protette e alla Rete Natura 2000, al cui interno trovano habitat favorevoli molte delle specie presenti nell’area.

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